Buongiorno, prendo questa strada, con passo tranquillo. Felice di seguire impronte, ringrazio i ragazzi che hanno preparato il cammino, ottima occasione di crescita. Vi saluto e parto, con le benedizioni di Don Luigino Ruggiero e don Emanuele. Buon cammino!
Gli insegnamenti di un cammino affiorano (e non si fanno attendere) come le rocce nei fiumi in secca.
Il primo, subito con la prima brevissima sosta. Lo “sguardoindietro” dopo aver ripreso il cammino. Un solo sguardo. Una fotografia che raccoglie insieme la domanda "non lascio niente?" e la gratitudine a quel piccolo giaciglio, quel grande maestoso albero che sta lì da secoli e lì resta anche dopo il tuo passaggio, ma che ti ha accolto per poco, per un pezzetto del tuo cammino. Per qualche sospiro di sollievo. Quante persone o circostanze stanno ferme lì prima e dopo il nostro incontro e arriva il momento di quello sguardo. Severo, giusto e grato. Non lascio niente? Grazie della sosta! È il miglior augurio per ciascuno di noi, star lì come quell'albero e vedere andar via qualcuno dopo la sua sosta. Aver rappresentato anche per pochissimo il ristoro per qualcuno. Persino per i nostri figli, l'augurio migliore è che noi siamo un porto sicuro da dove poter ripartire ristorati. Ma volti ad un passo successivo.
Il secondo insegnamento, puntuale come il primo, è l'accoglienza. Non importa chi tu sia, quanti macigni porti sulla coscienza e quanto siano consumate le tue scarpe. C'è sempre qualcuno pronto a sostenerti. Al punto che ti ti viene da chiederti come mai allora fuori dal cammino non trovi così tanto sostegno. La verità è che fuori dal cammino sei tu a dover offrire sostegno. Non a cercarlo. Il cammino ti ricaricherà.
E qui l'accoglienza è stata proprio abbondante e commovente! Quella delle persone quanto quella della natura. San Filippo offriva olive. Ed io ho ricevuto prima olive caserecce da una dolcissima signora... mandata dalla Provvidenza sul mio percorso.
E poi da uno degli ideatori del cammino che sopporta le mie domande ormai da un mese. Ma non si contano le persone che si stanno mettendo a disposizione, grazie!
Il Cammino di San Filippo Neri diventa di famiglia!
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Nella chiesa di San Biagio a sant'Ambrogio sul Garigliano, ho ricevuto ieri una benedizione da don Lorenzo Vallone che mi ha accompagnata tutta la notte. Il corpo si è fermato e la mente ha preso a camminare. Don Lorenzo ha invocato per me una benedizione come quella scesa su Abramo, chiamato a partire senza fare troppe domande, ma affidandosi alla Provvidenza. Ci sono alcuni particolari del cammino che ti fanno proprio sentire affidato alla Provvidenza!
Un’altra delle magie del cammino è far incontrare persone mai conosciute prima e farle semplicemente riconoscere. Non è il luogo da solo e non è il momento da solo, ma la loro combinazione si fonde, grazie alla motivazione, creando una dimensione tutta unica e preziosa. Solitamente ciò che si vive nel cammino è irripetibile. Perciò lascia un segno nel cuore, che diventa una porta per rientrare senza indugio in quella dimensione al cammino successivo. Nel frattempo richiama! Il mio consiglio è di non aspettare troppo per ascoltarlo e aprire quella porta.
I passi continuano e per la terza tappa si preannunciano particolarmente duri. Ma è tra i tratti duri, caldi e faticosi che un'oasi acquista ancora più pregio ed importanza.
Il fresco di quest'acqua naturale è rigenerante e in un contesto che concede di assorbire tutto il resto. Ma perché si chiama fonte di Salomone???
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Non esiste buono o cattivo tempo, ma buono o cattivo equipaggiamento. (BP)
Riprendo il cammino.Dopo una simpatica notte con un fresco vento e qualche goccia di pioggia, mi rimetto sui miei passi e saluto la valle dei santi.
Lascio questo primo pezzo del mio cammino e il cielo sembra esprimere le mie emozioni. Una benedizione migliore di questa non avrei potuto chiederla! Che dire, ragazzi... mi avete scaldato il cuore con la vostra accoglienza e bellezza. A presto!
Sto per fare l'ultimo tratto di salita che veramente mi fa lasciare alle spalle la valle dei santi. E allora mi viene spontaneo come semprissimo lo sguardoindietro. Severo ma giusto per dire "non lascio niente?" e sereno per un grande GRAZIE.
Sono al terzo giorno, un pezzo di strada è fatto e ringrazio il Signore della forza che sostiene il passo e che mi circonda di sostegno. Un altro pezzo mi aspetta e ne sto già saggiando la bellezza. Niente di bello finisce senza che cominci altra bellezza! Grazie alla compagnia anche a distanza del caro Federico Pontiero in questa tappa. E... ragazzi, qua è proprio bello! Come dicevo non si fa in tempo a lasciare una bellezza che si è già immersi nella successiva! Tranquillizzo gli amici che mi aspettavano riemergere dal meraviglioso bosco senza collegamento telefonico. E veramente sono uscita solo per tranquillizzarvi perché sarei rimasta volentieri là.
Vallaurea è il luogo dove il tempo si perde, ti senti immerso in uno spazio senza dimensione temporale!
Mamma che meraviglia! Ed eccomi affacciare sul mare da queste rocce che parlano! Questo tratto è quello che Saluto gli amici di Coreno, ci vediamo tra poco!
Ho attraversato il punto che credo fosse quello più vicino ai miei fratelli del Gruppo Scout Agesci - Castelforte 1 e li saluto con affetto. Ora mangio con la spiritiera prestata dal Gruppo. Buona strada!
Anche oggi mangio in compagnia! (Tra le immagini di tastiera manca l'asino, toccherebbe provvedere!!!)
Succede sul cammino che i ragazzi di #coreno si preparano la festa cowntry per stasera!!!
Il cammino apre delle porticine che non ti aspetti. Non solo ti fa incontrare persone nuove, ma a volte ti fa anche stringere in maniera più forte e nuova legami con persone che conoscevi già. Michele Cappelli e Angela Massa mi hanno accolta nell'intimità della loro famiglia. È stato un privilegio che mi ha fatto sentire immersa in un romanzo inglese ottocentesco. Grazie di cuore amici, per avermi lasciato gustare un po' della allegra dolcezza della vostra famiglia! Vi auguro ogni bene e mi auguro di tornare presto a trovarvi
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Non particolarmente dura, come tappa, anzi dovrebbe essere una pausa tra due importanti valichi. Cerco di affrontarla nelle ore fresche di primo mattino perché specialmente all’inizio prevede una leggera salita assolata.
Mi accoglie Annarosa che mi racconta del suo paese, Esperia, e mi affianca nell’ingresso fino alla chiesa madre dove il padre trinitario mi dà la sua benedizione e dove posso salutare la statua di sant’Onofrio, in onore di festeggiamenti patronali!
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Questa è la tappa più lunga, ma anche la più bella e forse anche significativa. Perché questo è l'inizio della fine. Decido di chiedere a Filippo Scalisi, ideatore del cammino, di raggiungermi proprio presso la cappellina rupestre di sant’Onofrio per una breve reciproca intervista. Speravano che qualcuno percorresse il cammino, sicuramente, ma ora che il sogno diventa realtà, come si sentono? Nel video è spiegato tutto ;)
Non è stato facile, ma certamente emozionante, collegare tra loro posti che conoscevo, ma non avevo attraversato con questi occhi e con queste gambe! Ho avuto anche il privilegio di mangiare la crostatina di Annarosa in questo tratto, tutto decisamente segnato da un contatto personale ed esclusivo con la natura.
Riemersa sul mare.. ragazzi che posti che ho attraversato oggi! Purtroppo mi sono allontanata dal sentiero riportato nella guida e non sono passata per Fraile. Quindi ho potuto vedere solo ora il mare. Ma che meraviglia!!! È dura. Senza dubbio. Oggi sto camminando più che mai. Mi ha aiutato il bastone del buon Michele Cappelli!
Il redentore lo vedo da lontano pieno di visitatori oggi. (succede piuttosto raramente)
È domenica e c’è un mucchio di visitatori che percorre l’ultimo tratto che porta alla statua del redentore. Io stessa ho percorso molte volte quel tratto. Dal barbecue al panoramamozzafiato. Ma lo spirito che anima i miei passi ora è diverso. Mi sento avvolta da un mantello. Non so se san Filippo lo indossasse, ma io ora mi sento così.
Accoglienza al rifugio di Acquaviva con amici di sempre in un contesto tutto nuovo, ad accompagnare i miei passi!
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Mi preparo per l'ultimo piccolo valico.
Un cammino che mi sta facendo incontrare più che un gruppo di sostenitori e amici, quasi una famiglia! Non so se è perché appartengo a questa terra o se è il cammino a darmi una maggiore appartenenza ad esso. Tante volte ho riflettuto sul fatto che non siamo abbastanza in contatto coi luoghi che abitiamo, distratti dai ritmi moderni. E attraversarli lentamente e a piedi mi concede quasi di cucirmi nel mio territorio.
Ma gli incontri secondo me aggiungono una dimensione in più a questo legame. Lo rendono magico! Il calore che sento negli incontri è unico.
Anche oggi faccio colazione con le crostatine di Annarosa! Buongiorno e buon cammino a tutti
Una sesta tappa intensa e ricca!!! Le mie gambe ormai vanno da sole e senza problemi, i dolori del terzo giorno sono solo un ricordo, come mi aveva preannunciato Michele Cappelli ! Quindi mi permetto il lusso anche di gironzolare fuori traccia e con lo zaino pesante Dopo lo sguardoindietro verso la mia terra ho incontrato la neviera e il fosso di Fabio (ma perché si chiama di Fabio?) e poi ho praticamente fatto un tuffo verso una vallata di paradiso tra animali che si godono tutto il paesaggio con estrema serenità!
Sono stata accolta anche qui in famiglia dai Pelliccia!!! Cose da 3 metri sopra il cielo!!! Il mio inaspettato quanto sorprendente arrivo a pranzo inoltrato e con lo zainone mi ha fatto ovviamente sentire quasi imbucata ad una cerimonia di famiglia! Ma invece mi son subito sentita inclusa proprio in famiglia!
E poi scendendo verso l'ostello Ossigeno sembrava proprio di camminare sulle nuvole dopo aver mangiato e bevuto lautamente e in gioiosa compagnia! Siamo quasi alla fine!
Ho avvisato tutti sui social. Se qualcuno ha voglia domani possiamo condividere l'ultimo tratto fino al santuario. Macchè! Antonio Masella ha provato ad inseguirmi, mentre i suggerimenti di Salvatore, conosciuto proprio a pranzo dai Pelliccia, mi sono stati utili per la direzione.
Dopo qualche piccola difficoltà sul cammino accoglienza al top anche in questa ultima fase Azienda Pelliccia con tutta la famiglia riunita e i ragazzi del mitico Ostello Ossigeno
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Non è la fine! Ma un nuovo inizio!
Stamattina non avevo segnale per condividere i miei passi.. ma sono qui, lenti e inesorabili. Buon cammino a tutti! Itri la saluto così Con un nuovo e fichissimo amico! Grazie di tutto Salvatore Paparello E forse questo è lo sguardoindietro più bello!!!
E poi mi inoltro nella cittadina e trovo bellezza su bellezza che non può essere ignorata. Itriinvetrina. No more words needed.
Ci sono Quasi!
Vedo il santuario in lontananza!
L’orario non è buono per camminare, ma mi accoglie
la Provvidenza con una pioggia di benedizioni!!!
E infine giungo alla meta! Grazie a tutti quelli che ci hanno creduto e anche a quelli che non ci credevano. Non so descrivere la sensazione che sto vivendo. Tutto il cammino ha ora per me un sapore di compimento. Ho attraversato varietà di paesaggi. Ho incontrato varietà di persone. Luci, colori, sorrisi, dolori, profumi, lacrime.
Tutto pongo qui. Ai piedi della Croce.
Buon cammino a tutti!