Zaino comodo, scarpe vecchie e... si parte!



Partire per un cammino, anche se abbastanza breve e dalla durata di sole 7 tappe, prevede alcuni accorgimenti fondamentali per non trasformare il pellegrinaggio in  un patimento/sofferenza.  

Partiamo dalle scarpe che rappresentano il contatto tra il nostro mezzo di trasporto e il terreno: è fondamentale che siano calzature comode e molto collaudate. Si  consiglia di prendere sempre scarpe un po' più grandi rispetto al proprio numero, considerando che l'arco plantare tende a cedere, allungandosi, quando si cammina a lungo.  Non sarà necessario avere  degli scarponi da montagna visto che i tratti di cammino che si faranno in sentieri prettamente montuosi sono davvero pochi e la protezione della caviglia che offrono è a scapito delle leggerezza . Per la maggior parte del cammino si tratterà di affrontare sterrato con asperità costituite da brecciolino, quindi sarà fondamentale avere una suola morbida all'interno ma compatta e dura a contatto con il terreno. Il consiglio è di reperire un paio di scarpe adatte alla corsa in montagna, molto resistenti e leggere, che siano dotate di una suola abbastanza resistente per attutire le irregolarità. 

Anche per i calzini si consiglia di prendere i modelli studiati per le corse in montagna: si tratta di modelli quasi sempre bassi con le protezioni sui punti che soffrono maggiormente lo sfregamento, senza cuciture. Da valutare anche una tipologia di calzini di recente concezione che prevede, come nei guanti, la protezione di ogni singolo dito per evitare lo sfregamento  e la comparsa di vesciche (un tallone d'Achille del camminatore). Una buona pratica per prevenire le vesciche sarà quella di utilizzare delle pomate a base di glicerina o vaselina, sempre per limitare gli sfregamenti.

Altro fondamentale alleato del pellegrino è il suo zaino: dovrà essere prima di tutto comodo e di una grandezza adatta a portare tutto ciò che vi serve nei giorni che vorrete camminare. Solitamente servirà uno zaino non più piccolo di 30-35 litri, dotato di protezione impermeabile, di spallacci larghi e comodi, della cintura in vita , fondamentale per prevenire il mal di schiena (altro tallone d'Achille del camminatore), e degli appigli esterni (utili qualora, durante il cammino, abbiate la necessità di dover appendere indumenti che non si sono asciugati e/o le borracce d'acqua).

Il cammino non ha moltissimi punti in cui poter far rifornimento d'acqua quindi si consiglia di predisporre una certa scorta: una borraccia da un litro è insufficiente quindi preparatevi a dover portare almeno 2 contenitori. Si consiglia anche di preparare un litro d'acqua con dei sali minerali all'interno, questo ridurrà di molto la necessità di dover bere spesso.

I pantaloni dovranno essere adatti alla stagione quindi molto comodi e velocemente asciugabili, idem le maglie. Per entrambi basterà portarne solo 2/3 visto che il bucato è un rito fondamentale del buon pellegrino appena giunto a destinazione. Predisporre anche una felpa, utile sia per coprirsi che per dormire, e un poncho impermeabile abbastanza grande per ripararsi in caso di pioggia. Per dormire si consiglia un sacco letto e/o un sacco a pelo non caldo: se dovesse fare freddo basterà indossare gli indumenti che abbiamo con noi. L'intimo sarà scelto con cura per consentire una rapida asciugatura, quindi meglio se in lycra, non più di 2/3 capi.

Sarà importante prevedere anche un sacchetto con cerotti, del disinfettante e qualche medicinale di primo soccorso;

Ago e filo per le vesciche e le riparazioni urgenti degli indumenti;

Qualche spilla da balia; un rotolino di nastro adesivo (indispensabile per portare a termine la tappa in caso di rottura delle calzature).

Prevedere anche un copricapo, meglio se con una tesa larga, e i bastoncini da trekking che allevieranno di molto lo stress da carico su gambe e schiena.

Una torcia frontale sarà utile  nel caso in cui  ci si attardi troppo o si voglia partire molto presto di mattina.  

Se potete, evitate il più possibile le cose superflue da infilare nello zaino: la vostra schiena ringrazierà.

Il GPS sarà utile nelle tappe in cui il cellulare non riceve: soprattutto nella 3a, 5a e 6a tappa ci sono zone d'ombra importanti. Se utilizzate i navigatori degli smartphone (sulle App openstreetmap e  wikiloc,  su maps.me troverete tutto il tracciato del Cammino di San Filippo Neri), ricordatevi di collegarvi prima di perdere il segnale per consentire lo scaricamento delle mappe dalle app che non funzionano offline. Nelle descrizioni dettagliate delle mappe sulla Guida saranno scrupolosamente indicate tutte le zone d'ombra in cui manca la rete dati. Molto utile sarà anche un powerbank vista la durata delle tappe in cui c'è poco segnale (e quidi gli smartphone necessitano di maggiore energia).