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Nel periodo in cui San Filippo Neri risiedeva presso lo zio a Cassino, allora conosciuta come San Germano, egli ebbe modo di frequentare l’abbazia di Montecassino. Pochi anni più tardi, i fratelli Bassano decorarono una parete del refettorio con un grande dipinto, al centro del quale spiccava la figura di San Benedetto.

Secondo una tradizione tramandata tra i monaci cassinesi, furono proprio loro a suggerire ai due artisti veneti di ispirarsi al volto di San Filippo Neri – ormai divenuto celebre all’interno della cristianità – per raffigurare il fondatore di Montecassino, ricordando il passaggio del giovane Filippo tra le mura abbaziali.

Dell’opera resta oggi soltanto una fotografia, unica testimonianza sopravvissuta alla distruzione del monastero nel febbraio del 1944. In essa si riconosce una sorprendente somiglianza tra i tratti del Santo e la figura di San Benedetto.

👉 Come Associazione che cura il Cammino di San Filippo Neri, dopo aver rinvenuto una cartolina del 1910 che riproduceva la foto del dipinto (prima della distruzione), abbiamo utilizzato l’Intelligenza Artificiale per restituire i colori all’immagine originariamente in bianco e nero.

Un ulteriore tassello che testimonia il legame profondo di San Filippo Neri – il “Santo della Gioia” – con Montecassino e con tutto il Basso Lazio.

 



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