Ho iniziato questa tappa lasciando già verso le 6.00 con un po’ di malinconia il Monastero di Santa Maria della Rupe, le monache pregavano ma dalla finestra della cappella mi hanno salutato con gli occhi❤️. Percorro i primi 5,7 Km godendomi il panorama della valle e il sole che iniziava a fare capolino . Arrivata alla chiesa Madre ho preso un caffè napoletano ( seconda colazione 🤣) e le credenziali e via .
Tappa tranquilla e piena di verde , costeggiando il fiume Gari , supportata dagli amici del cammino di San Filippo percorro con tranquillità i km godendo di un paesaggio davvero interessante. A Sant’Angelo in Theodice vengo accolt da zia Irma e sua figlia Imma mi riposo un po’, una bibita fresca e mangio degli ottimi fichi . Chiacchieriamo un po’ e zia Irma che di anni ne ha 93 mi ricorda che il donare è un gesto d’amore meraviglioso. Mi danno delle merendine e io proseguo il mio cammino . Intanto so che sulla strada altri due Pellegrini stanno camminando e dopo un po’ ci incrociamo. Sergio e Pasquale di Roma e Nettuno, sono dei camminatori dal passo velocissimo 🤣😅 faranno molti km oggi perché entro domenica vorrebbero arrivare alla fine del cammino . Facciamo un pezzo di strada insieme , scopro che abbiamo fatto dei cammino in comune e Pasquale, a maggio, ha fatto l’ultramarathon del Vesuvio . Ci fermiamo per un pranzo veloce, condividendo le nostre cose e poi si prosegue verso Sant’Ambrogio. Arrivati dopo una bella salita sotto il sole brindiamo con Coca-Cola fresca, Sergio mi dice che dopo una fatica così dobbiamo integrare con caffeina per tirarci su 🤣. Sono le 13, il paese è in silenzio , io arrivo presso le suore al centro del paese e vengo accolta da una meravigliosa Suor Eugenia . Ed eccomi nella mia stanzetta e rilassarmi e a scrivere questo post mentre negli occhi scorrono le immagini di questi paesaggi, le sensazioni di profonda gioia nel pensare al Santo che peregrinava per questi sentieri, i sorrisi di chi ho incrociato .
E chest’è! ( di seguito il mio fotoracconto)
La frase :
Figliuoli, state allegri, state allegri. Voglio che non facciate peccati, ma che siate allegri.
San Filippo Neri
----
Oggi tappa da pochi km , poco faticosa ma ricca di emozioni perché i miei occhi hanno visto tanta bellezza nel paesaggio ma soprattutto nelle persone.
Esistono le anime belle e libere e quando le incontri il tuo cuore non può fare a meno di emozionarsi .
Ma inizio con ordine , sono stata ospitata a Sant’Ambrogio da suore Abizeramariya del Ruanda delle donne eccezionali, mi hanno fatto sentire a casa, suor Eugenia premurosa ed attenta , suor Beata calma e accogliente e suor Odette dolce e saggia . Ieri ho passato con loro momenti di preghiera e convivialità, parlando anche del loro paese , mi sono emozionata quando hanno cantato utilizzando strumenti dell’Africa. A cena con loro ho assaggiato il peperoncino del Ruanda che grandi peperoncini del Messico e della Calabria scansatevi 🤣.
Donne meravigliose davvero ! Non finirò mai di ringraziarle 💖.
Ho iniziato la mia tappa con calma fermandomi a visitare il museo “le nostre radici “ realizzato da Fiorenzo , perché ricordare da dove veniamo è fondamentale . Inizio a camminare e mi tengo sempre in contatto con gli amici del cammino e incontro Luigi , apicoltore , che firma la mia credenziale , parliamo di api, miele e del cammino . Proseguo e sono sempre presa dalla bellezza di questo paesaggio che costeggia il Garigliano e le montagne intorno, scatto foto , mi metto a sentire il rumore delle foglie , quanta bellezza , quanta libertà . Ad un certo punto incontro tra i rovi Filippo , l’ideatore di questo cammino , colui che ha scritto la guida , che mi ha dato supporto dal primo momento , che gioia e che bello conoscere come è nata questa meravigliosa idea di cammino che è un cammino diverso dal solito in cui ti senti parte attiva di un progetto e di una comunità..
Filippo mi offre pane e olive al modo di San Filippo e beviamo una birra fresca . Ci lasciamo, io proseguo verso la fonte di Salomone e lui torna alle sue cose ci incroceremo dopo perché mi da un passaggio al paese lontano dal punto tappa dove sarò ospite. A Sant’Andrea del Garigliano alloggerò nella canonicavdella chiesa che con me diventa ufficialmente “ casa del Pellegrino “ , grazie a Don Lorenzo che mi ha da subito trovato le soluzioni per queste due tappe, anche lui eccezionale
E alla canonica rivedo Filippo, Luigi e poi Carla , la prima pellegrina che ha fatto il cammino ad agosto . Stasera all festa del paese conoscerò altri amici di San Filippo . Che dire questa bellezza rende i miei occhi luminosi , e mi dà una energia bella che spero di poter donare al mio ritorno ai miei cari .
Ed ecco il foto racconto ( lo divido in fasi 🦋)
La frase : Se i nostri occhi vedessero le anime invece dei corpi, quanto sarebbe diversa la nostra idea di bellezza.
(Frida Kahlo)
Le meravigliose suore di SantAmbrogio e la partenza
Continuo della 2 tappa
L’accoglienza a Sant’Andrea del Garigliano - la “casa del Pellegrino” .
Conosco Carla ❤️ ed è subito sintonia , la prima pellegrina solitaria che ha fatto questo cammino in tenda , grandissima , grazie per tutto, sei meravigliosa 😍. E poi Don Lorenzo che è una forza , grazie grazie 🤩 .
Inauguro la casa del Pellegrino, la canonica della parrocchia messa a disposizione da Don Lorenzo , sono certa che ospiterà tanti Pellegrini come me e sarà casa che raccoglierà tanta vita, dono , amore .
----
Oggi la tappa era mpegnativa, una tappa più di montagna dove era molto facile perdere il sentiero . Parto piena di energia ma con un po’ di timore perché sono completamente sola e sicuramente da quelle parte nessuno troverò .
Si sale e mi accorgo che ho dei problemi con il gps e la traccia , navigo a vista guardando una serie di tracce che si incrociano, seguo segni del sentiero del cammino e poi ad un certo punto il vuoto . Sono fuori sentiero , la traccia non va seguo tracce che si avvicinano a quella, cerco di mantenere la calma e vago alla ricerca del sentiero , incrocio un cinghialetto che spaventato scappa ne vedo pure un altro , comincio a muovermi più velocemente per evitare incontri poco piacevoli, esco così completamente dai sentieri e dalle tracce , mi spavento un po’ , poi cerco di riprendere la calma il telefono finalmente prende , mando la posizione e un messaggio di aiuto agli amici del cammino , torno indietro facendo il percorso opposto , riesco a sentirmi con Filippo mi dà delle indicazioni ma io i segni non riesco a vederli , mi scoraggio poi finalmente vedo un segno nascosto dai rami , seguo il percorso e di nuovo il dubbio , ritorno indietro e richiamo Filippo e poi Carla che mi dice : stiamo venendo incontro a te , stai tranquilla. E mi tranquillizzo, poi ripenso alle parole di Filippo: segui il sentiero , c’è , lo vedi . Chiedo aiuto a tutti i santi e dico : San Filippo mo vedi che devi fare . Inizio a trovare i segni , cammino e piano piano arrivo verso il punto tappa, intanto sento la voce di Carla che mi chiama , rispondo e soffio sul mio fischietto . Ci abbracciamo ❤️ e poi vedo Filippo e poi più avanti Federico , non sono sola , oggi mi sono persa ma mi sono ritrovata completamente diversa . Continuo il mio cammino con Carla ed arrivo a Coreno Ausonio un paese bellissimo. Dormirò qui , giornata indimenticabile. Scrivo mentre ceno in un ristorante davvero top Osteria Pizzeria Il Brigante ho fatto un po’ di chiacchiere con il titolare, vuole sapere del mio cammino , un ragazzo squisito che mi offre da bere .
Perdersi e ritrovarsi e ritrovare nuove persone , nuove amicizie sorrisi e tanta vicinanza .
----
Oggi tappa meno impegnativa rispetto a ieri ma con le sue difficoltà dovute soprattutto alla temperatura, tuttavia nella valle dei Santi, qualche santo oggi ogni tanto faceva arrivare un venticello rigenerante 🥰.
Parto da Coreno Ausonio in direzione di Madonna del Piano passando per una strada meravigliosa: la via Serra , mi sento con Michele un amico del cammino che mi aspetta alla fine di questa strada , dopo qualche mia deviazione dovuta al fatto che spesso perdo i segni perché mi distraggo a guardare la natura , il paesaggio . Michele mi dà delle indicazioni e ci vediamo , facciamo un po’ di strada insieme e mi accoglie a casa sua dove con Angela mi offrono caffè , acqua e un dolcino . Che belle persone che sono, parliamo del camminare per montagne e degli Aurunci che io ammiro in tutta la loro bellezza . Quando mi offrono il caffè mi accorgo che i t una tazzina di Snoopy che ho anche io 😅 e Michele mi dice : Vedi Laura c’è un filo sottilissimo che unisce tutti noi che vediamo la vita, la natura, il cammino così . Già è proprio così , io in questo cammino ho trovato subito sintonia con ogni luogo e persona , una magia .
Michele e Angela fanno la strada con me fino al Santuario della Madonna del Piano , Angela lungo il cammino mi spiega ogni tipo di fiore e pianta che troviamo , resto folgorata dalla pianta saponina , davvero utile per lavare le mani . Al santuario suore mi aspettano per il timbro sulla credenziale . Un gioiellino è questo santuario e Michele mi fa da Cicerone , mi accompagna verso l’inizio tappa e mi dà le ultime raccomdazioni , li saluto e mi emoziono perché le anime belle questo fanno , fanno vibrare il nostro cuore .
Si è fatto un po’ tardi , ma ho voluto godere ogni attimo con Michele ed Angela e poi voglio camminare lentamente, piano piano .
Andare piano, fare piano , essere leggera leggera . E mi godo il paesaggio meraviglioso, chiacchiero con i contadini, mi fermo ad ogni Fontana - lavatoio . Mi rilasso davanti alla Chiesa della Madonna di Correano , e poi ammiro gli Aurunci e la valle , l’imponenza del monte Fammera . Cammino , sento, vivo. Una tappa meravigliosa soprattutto nell’ultimo tratto, quando percorro Valle Aurelio alle pendici del Fammera , un luogo mistico e fortemente evocativo, immagino davanti a me Filippo camminare , sorridere, gioire .
Si apre davanti a me Esperia , caspita già sono arrivata ? Sono davvero felice , non sento la fatica , il caldo , il sole , salgo e arrivo al Seggio di San Filippo , sono emozionata. Mi fermo per il timbro alla credenziale e vado verso il mio alloggio , questa sera sarò in albergo , mi sento con Annarosa di Esperia che viene ad accogliermi , parliamo , il suo sorriso e i suoi occhi sono dolcissimi , mi dà uno strappo all’albergo, ecco l’accoglienza al Pellegrino è una magia di questo cammino .
Ed eccomi rilassata a scrivere questo post e a mettere insieme solo parte delle immagini che la mia memoria ma soprattutto il mio cuore custodirà per sempre .
PS : per stasera mi aspetta una cena insieme ai miei nuovi amici di San Filippo 😝
LA FRASE : Fate piano se potete ( San Filippo Neri )
#camminosanfilipponeri #fatepianosepotete
Resti a dormire ad Esperia e non puoi non assaggiare le delizie locali divinamente preparate da Trattoria da Carmina . I titolari sono simpaticissimi e ho mangiato delle pappardelle che sono “‘a guerra “ come diciamo a Napoli . Meravigliosa cena con i miei amici del cammino .
Grazie ancora 🙏
----
In ritardo pubblico questo fotoracconto perche ieri ho dovuto centellinare l'uso del telefono.
Ieri é stata una tappa lunga, impegnativa ma cone sempre emozionante . Mi sveglio presto e dopo una bella chiacchierata con l'albergatore mi incammino verso il sedile di San Filippo inizio della mia tappa . Attraverso Esperia che é un paese davvero bello , faró mille metri di dislivello e metto forza nelle gambe e spalle che sopportano il peso dello zaino . Lo scenario di fronte a me è semplicemente fantastico, lascio il paese ed entro nella montagna verso la valle di Polleca , so che a partire da località Sant'onofrio fino alla forcella di Fraile il segnale del cellulare non funziona quindi mi devo affidare al GPS, controllo che le app funzionino offline e continuo il mio cammino ammirando la natura, gli scenari e fermandomi un bel pó ai campi di lavanda . Superata la valle entro nel bosco, devo seguire i segni CAI , non sempre evidenti ma tra traccia GPS e segni proseguo la mia ascesa verso la forcella incontrando anche questa volta un cinghiale che però scappa subito sentendomi, arrivata alla forcella si apre davanti a me lo scenario degli Aurunci, il cellulare riprende vita e mi arrivano i messaggi di Filippo e Carla , sanno che nel bosco i segni possono non essere visibili e attendono il mio messaggio che tutto é andato bene. Filippo mi dá delle indicazioni per l'ascesa verso il Redentore e io piano piano arrivo alla Valliera ma appena esco mi accorgo che le nuvole e la nebbia la fanno da padrone, continuo fino a quando sono certa che davanti a me ho la cima del Redentore nascosta dalla nebbia , ed ecco che appare e io mi emoziono, salgo non riesco a godere del panorama che da lassu si vede ma sono felice , anche questo é un segno perché il paradiso spesso è nascosto, eppure noi dobbiamo sempre cercarlo, perché é li davanti a noi. Scendo verso l'eremo di San Michele Arcangelo e mi emoziono perché penso al San Michele che trovo sulla mia montagnella piango e non riesco a scattare nessuna foto. Devo ritornare, é una promessa. Scendo verso il rifugio Pornito e trovo ad accogliermi Carla e Mariarosaria sono felice, che bello questo supporto tutto femminile, faranno un pezzo di strada con me fino al Rifugio Acquaviva dove dormirò, ci fermiamo per una birra e poi andiamo da Dolce Paolo che ci aspetta con la brace accesa , Paolo é venuto apposta per me, stiamo insieme e io faccio apericena , poi porto con me un po di cose che consumeró al rifugio . Saluto Paolo che é stato eccezionale, proseguiamo il cammino e aspetto Letizia ( gestore del rifugio) che viene ad accogliermi e mi dá tutte le indicazioni su acqua e gruppo elettrogeno. Resterò completamente da sola in un luogo che è un paradiso, perché il paradiso bisogna sempre cercarlo, volerlo, perche é sempre davanti a noi .
Questo cammino diventa sempre più IL MIO CAMMINO .
----
La tappa di oggi è stata meravigliosa nel cuore degli Aurunci, sulle montagne e poi le valli, scenari bellissimi. Ma é stato ancora piu bello condividere con gioa parte del cammino con Filippo, Carla e Luigi.
Parto dal mio angolo di paradiso, questo luogo lo porterò per sempre nel mio cuore, il mio cammino inizia subito con una bella salita verso il monte Mesole, tra boschi e radure sempre in quota , quando arrivo in a Fosso di Fabio i soliti cinghiali fanno capolino, in lontananza mi accorgo di uno , faccio rumore forte per spaventarlo, scappa, ma io sento rumori ancora faccio il verso del cane e vedo che una bella fila di cinghiali grandi e piccoli corre fortunatamente dalla parte opposts da dove i segni CAI mi indicsno. Un bello spavento ma questa volta mi sento piu sicura e mi metto a cantare e a camminare . Continuo il mio cammino e salgo verso monte Viola poi avrei dovuto prendere una deviazione ma poiche mi distraggo dalla vista di scenari meravigliosi , continuo a salire e mi accorgo che invece dovevo andare da un' altra parte 😂 . Rivedo la traccia, riscendo e imbocco il sentiero giusto, intanto so che aĺla Forcella di Campello mi aspettano Filippo, Carla e Luigi faranno l'ultmo tratto di cammino con me cosi vedono pure lo stato dei sentieri. Li trovo e insieme tra risate, fatica e battibecchi tra Carla e Filippo arriviamo in un luogo speciale l'azienda Valle Torre dovr ci accoglie Massimo, pranza con la sua famiglia ma condivide subito la pasta con noi . Avevo letto della possibilità di un ristoro a pranzo da Massimo , ma più che un ristoro é una esperienza davvero bella confrontarsi con lui e le sue figlie. Sono allevatori ma hanno un legame con il territorio e la natura che mi affascina, siamo subito in sintonia . Si riprende il cammino verso la meta finale e vengo accolta nell'ostello dove dormirò dalla gioa di ragazzini che stanno facendo campi scuola o scout . Un gioiellino questo ostello mi aspetta una serata di condivisione con altri ospiti, perché la gioia di questo cammino é gioia che contagia, che unisce, che crea collaborazione autentica.
E pure questa è fatta , proprio oggi che per me è un giorno particolare, ricordo la gioia perché in questo giorno di 15 anni fa sposavo Luigi e lo rifarei ogni giorno pur sapendo di rimanere senza di lui . Perché il suo sorriso accompagna sempre ogni mio passo .
E domani ultima tappa ❤
----
Ieri mentre eravamo da Massimo nella sua azienda persa nella natura alla domanda perché hai scelto di camminare da sola ? Io ho risposto che non sapevo dare una spiegazione , perché camminare in natura è la mia dimensione , il silenzio della natura , la bellezza, l’armonia sono un toccasana . Cammino e ad ogni passo conosco e riconosco me stessa, la montagna poi è per me un sentimento .
In questo cammino che per me è stato fortemente spirituale mi sono più volte persa e poi ritrovata, ma soprattutto ho sperimentato la gioia del pellegrinare , l’accoglienza autentica delle persone incontrate , l’entusiasmo degli amici del Cammino e tutti questi fili invisibili che san Filippo Neri ha tessuto : segni, magie, momenti di gioia pura.
Mentre camminavo in luoghi davvero incantevoli avevo chiara la percezione che con me c’era un altro pellegrino che mi dava sempre buon umore, che mi sosteneva .
Questo cammino è stato meraviglioso, un cammino in solitaria ma sempre seguita da chi mi ama, anche da lontano, dalle mie amiche del cuore, e dagli amici del Cammino , che sono ormai miei amici speciali, che hanno condiviso le mie paure e che mi hanno salvata quando mi sono sentita smarrita . Voglio ringraziare questa terra meravigliosa- la valle dei Santi selvaggia e autentica , i monti Aurunci maestosi e ricchi di storia , voglio ringraziare Carla Adipietro, prima pellegrina solitaria che ha condiviso con me se stessa senza paura, che mi ha consigliato e seguito in ogni passo, sii sempre così viva Carla ❤️ ed infine Filippo Scalisi che non solo mi ha seguito sempre , sin dalla richiesta delle prime informazioni, ma che con umiltà ha sentito le mie idee, le mie percezioni e consigli, sei una persona meravigliosa !
E ringrazio San Filippo Neri che con il suo sorriso e la sua gioia mi ha fatto ritrovare la strada ❤️.
----
In questi giorni parlando con le persone incrociate lungo questo bellissimo peregrinare, tutti mi hanno chiesto perché cammini? E perché da sola ?
Io ho cercato di dare una risposta ma non riesco mai a far capire quello che veramente provo . Quando per puro caso ho visto la locandina di questo cammino ho avuto come una spinta che mi ha attirato forte , e questa spinta è cresciuta giorno dopo giorno . Quando mi sono sentita la prima volta con Filippo che mi ha detto che si trattava di un cammino recente e che sarei stata tra i primi Pellegrini la spinta è stata ancora più forte .
Avevo bisogno di camminare da sola, di non incrociare altri Pellegrini, di riflettere, di conoscere meglio me stessa ed affrontare tante paure . San Filippo Neri ha saputo farmi vivere tutto questo sempre con il sorriso , perché questo è un cammino di gioia , di luce, di libertà e di comunità .
Allora a chi sta pensando di “camminare” dico scegli questo cammino perché non sarai mai solo, perché è un cammino autentico, perché conoscerai una terra meravigliosa, perché attraverserai dei paesi che hanno sofferto le brutture della guerra eppure mantengono integro lo spirito dell’accoglienza , dell’aiuto . Perché lungo la strada troverai gli amici del cammino che faranno un po’ di strada con te, se vorrai, con i quali scambierai pensieri ed emozioni. Perché sarai accolta dalla carità cristiana delle suore, dei sacerdoti senza chiederti nulla in cambio e rispettando la tua spiritualità e il tuo credo. Ti confronterai , vivrai la gioia della natura e imparerai a fare piano, a prenderti il tuo tempo , a rispettare ogni parte di te .
Una esperienza indimenticabile che ti cambierà profondamente e poi non potrai più farne a meno ❤️
Perciò prendi coraggio e parti per Cassino ,da solo, con un amico i aggregati ai gruppi che gli organizzatori del cammino faranno nell’anno .
“Preferisci il paradiso “ ❤️